Utet è fallita. No non è vero. O forse si. Eh si, perchè effettivamente una UTET è fallita. Si tratta di Utet Grandi Opere, editore di volumi di pregio, di dizionari, enciclopedie, della nota collana di libri classici illustrati per ragazzi, La scala d’oro.
Società per azioni, la Utet grandi opere, di cui il Tribunale ordinario di Milano, ha dichiarato il fallimento il 15 ottobre 2020. La società aveva sede a Torino, in corso Stati Uniti 27 con sede effettiva a Milano in corso Cristoforo Colombo, 9.
L’omonimia con la Utet Libri ha causato non poca confusione costrigendo quest’ultima a fare di corsa un comunicato per far sapere a tutti che gode ottima salute.
Fallisce Utet grandi opere, ma Utet libri prosegue la sua attività
Insomma, marchio simile, ma diverse le proprietà.
Il più famoso è proprio il marchio che non troveremo più in libreria, Utet grandi opere
L’Utet libri è invece di proprietà della De Agostini libri.
Ecco come sono andate le cose.
L’Utet è la casa editrice più antica d’Italia, fondata nel 1791 a Torino dal libraio Giovanni Pompa; si chiama così dal 1854 e sta per Unione Tipografico Editrice Torinese. Il destino è cambiato nel 2002 quando la De Agostini ha acquistato l’Utet. Nel 2013 la De Agostini cederà a FMR, Utet grandi opere, ma terrà per sé Utet libri, che continua ad esistere e a pubblicare saggi e classici. Con FMR Utet grandi opere è diventato il più importante polo europeo di volumi di pregio. Ma non è servito, già i cambiamenti sociali in corso, la crisi e ora la pandemia, hanno dato il colpo di grazia ai preziosi volumi, in una situazione compromessa da tempo.
E’ comunque sempre una tristezza, perché si chiude un’epoca, periodo di tempo delle enciclopedie, quando il sapere era affidato a quella fila di volumi con la stessa copertina, numerati, che si stagliavano nella libreria come un tesoro tutto da scoprire. Epoca in cui i volumi duravano una vita e si tramandavano, libri da toccare, odorare, che stupivano per tutto quello che contenevano. Ora il sapere corre veloce con un clic, il libro è diventato virtuale, i cambiamenti così rapidi da richiedere adattamento continuo.

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