Non ci sono dubbi. Stiamo vivendo un periodo difficile che altera anche il buon senso delle persone e la capacità di analizzare fenomeni e comportamenti. Insomma la capacità di discernimento è messa a dura prova le “priorità” iniziano a vacillare.
Un uomo, probabilmente condizionato dall’euforia calcistica, commette un gesto idiota e deprecabile, e da giorni viene additato come un violentatore. Molto probabilmente, oltre alla sentenza di condanna che comporterà una pena non superiore ad un anno, vedrà segnata per sempre la sua vita e quella della sua famiglia.
Un altro commette uno stupro: viene fermato, la pena è lieve, patteggia e non va neanche in carcere. Mentre è in libertà stupra un’altra donna.
Un altro stupra una donna in treno ed una giornalista che vuole condannare il manomorta al rogo dice che i fatti sono comunque diversi in quanto lo stupro non è stato commesso in pubblico: quanto vorrei essere chiamato in un dibattito con questa persona!
Ma invece no, può dire tutto quello che le passa per la testa, zittisce gli altri interlocutori alzando la voce, è contro ogni violenza e si comporta essa stessa da violenta, perché le parole possono essere violente.
Per anni ho trascorso le mie nottate insieme a don Oreste Benzi e a don Aldo Bonaiuto sulle strade a “liberare“ le ragazze della tratta. Noi diciamo liberare perché molte di quelle ragazze che si vedono sulle strade, anche minorenni, arrivano da Paesi lontani, alcune sono state vendute dagli stessi parenti, altre sono arrivate con l’illusione di trovare un lavoro e fuggire dalla fame, altre sono state sequestrate, “addestrate” per giorni a prostituirsi a suon di botte e sevizie. Ogni tanto qualcuna di queste ragazze si ribella e viene uccisa e il corpo viene trovato in una discarica come fosse una bambola rotta. E non vedo alcuna associazione di femministe gridare allo scandalo. E raramente un programma televisivo ne parla.
Non ci sono giornate dedicate a loro e alla loro sofferenza, fatta eccezione la solidarietà del Santo Padre e di qualche prete di strada, come don Aldo.
Certo, dare una pacca sul sedere ad una donna è un gesto sbagliato e da condannare, è un gesto da cretini e non va fatto né giustificato.
Ma perché nessuno si indigna a favore di queste altre ragazze, figlie di nessuno che invece di pacche sul sedere hanno il viso tagliato da una lametta e lividi lungo tutto il corpo?!
Perché sui giornali non si legge una sola riga a difesa di queste ragazze ?
Se io fossi il legislatore metterei delle pene severissime per chi commette uno stupro e non gli darei attenuanti o la possibilità di avere i benefici di legge perché lo stupro è un reato odioso che prevede una molteplicità di azioni violente. Chi lo ha subito ne resterà traumatizzato per tutta la vita e difficilmente riuscirà ad avere un futuro sereno.
Ma pensate che quelle ragazze sulle strade abbiano meno dignità della giornalista a cui è stato toccato il sedere sulla strada da un cretino che si è dichiarato tale, scusandosi?!
Quando ero funzionario di polizia denunciavo chi girava a viso coperto, oggi la Polizia, invece di aumentare le pattuglie per arrestare i ladri, i rapinatori e le baby gang che infestano le città è obbligata ad impiegarle per multare chi non indossa la mascherina. E certo in molti probabilmente lo faranno senza convinzione:
Alcune scene in cui viene “bloccato“ il malfattore senza mascherina creano a dir poco sconcerto.
E quando le alte sfere dicono che i controlli per le mascherine e per il green pass hanno la precedenza sulla prevenzione degli altri reati, è evidente che c’è qualcosa nel sistema che non funziona più.
Credo che questo nostro Paese abbia un grande bisogno di normalità. Vorrei vivere in un Paese che si commuove davanti ad un cane picchiato ma che si commuove di più davanti ad un ragazzino che sta affogando e che per salvarlo non pretenda di sapere da dove viene; che inorridisca per la mancanza di rispetto verso la donna ma che lo faccia sempre e per tutte le donne, e che tutte le donne siano considerate uguali; un Paese dove si insegna ai bambini che anche gli uomini aiutano in casa a sistemare la cucina, passano la scopa e lo straccio sul pavimento ma che non per questo non esistono differenze tra un uomo e una donna. Insomma un Paese dove le piccole azioni vincano su quelle grandi, perché è facile fare l’eroe una sola volta, o magari il cretino: difficile è vivere da persona normale. Sempre.

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