“Settembre è stato un mese record per il turismo marchigiano, con un incremento del 15,03% degli arrivi e del 25,79% delle presenze. Un risultato ottenuto grazie alle politiche regionali per la destagionalizzazione che hanno potuto beneficiare anche della positiva esperienza di MArCHESTORIE, il festival dei borghi che ha registrato numeri eccezionali già nella sua prima edizione”.
È quanto ha affermato il presidente Francesco Acquaroli, intervenendo all’incontro con i sindaci dei 56 comuni coinvolti dalle manifestazioni della prima edizione dell’evento. Alla Mole Vanvitelliana di Ancona, l’assessore regionale alla Cultura Giorgia Latini li ha chiamati a raccolta per programmare l’edizione 2022, alla luce dell’esperienza maturata quest’anno.
Tante le novità in programma, a partire dal coinvolgimento delle scuole che approfondiranno la conoscenza e lo studio delle proprie realtà cittadine, già da fine gennaio, per poi sfidarsi, attraverso un gioco a quiz tra le classi vincitrici di ogni borgo, in una finalissima che si terrà a maggio 2022. “Un progetto nuovo che permetterà di riscoprire valori, radici, storie del nostro territorio, usufruendo della capacità e dell’entusiasmo dei ragazzi”, ha commentato l’assessore Latini. Acquaroli ha parlato di MArCHESTORIE come di “una bella esperienza e un punto di partenza. Guardiamo al 2022 e a una programmazione pluriennale che possa allargare i comuni coinvolti e che possa proiettare la nostra regione in un circuito nazionale e internazionale. La nostra identità, le nostre storie e la bellezza dei nostri territori, che si unisce alle tradizioni e alla riscoperta di questi nostri borghi, sono molto legate alla potenzialità di saperle raccontare. MArCHESTORIE è un’esperienza che va in questa direzione, su cui lavoreremo per farlo divenire un evento connesso alla destagionalizzazione turistica della nostra regione”. Quelli del 2021 sono stati numeri importanti, per il festival, evidenziati dall’assessore Latini: “Dal 2 al 19 settembre abbiamo avuto 23 mila spettatori sparsi nei 56 borghi coinvolti, raggiungendo la cifra di 5 milioni di contatti grazie alla diffusione social. Numeri significativi, per la prima edizione del festival, che vogliamo ribadire anche per il prossimo anno grazie al confronto subito avviato con i sindaci del territorio. Il nostro obiettivo è trasformare la manifestazione in uno strumento identitario attraverso la partecipazione convinta delle stesse comunità locali”. All’incontro sono intervenuti i due co-direttori artistici di MArCHESTORIE, Alberto Tosi Fei e Paolo Notari, che hanno focalizzato alcuni aspetti del festival concluso. Alberto Toso Fei ha parlato di una “esperienza fondamentale perché assieme alle mura, alle case e palazzi, va preservato anche quell’enorme patrimonio costituito dalle storie e quindi dalla realtà immateriale dei luoghi che li riempiono di significato. Lavorare sulle storie significa preservare la memoria e dunque l’identità, in questo caso marchigiana. Le storie da scoprire e riscoprire sono migliaia, continuiamo a lavorare in questa direzione. Quello che si è letto subito è stato un grande entusiasmo e partecipazione, e poi la soddisfazione di aver dato vita a questa esperienza collettiva nell’unicità del borgo. Siamo felicissimi di riproporre l’esperienza; spero ci sia maggiore libertà di movimento e quindi raddoppiare il successo di pubblico già avuto per la prossima edizione”. Paolo Notari, dal canto suo, ha ribadito: “Direi che a ‘furor di popolo’ è andata molto bene, soprattutto perché il brand MArCHESTORIE, è giovanissimo: non ha neanche un anno e lo conoscono tutti. Fondamentale è lanciare MArCHESTORIE, aldilà di singole iniziative. Le Marche sono una regione al plurale, dai tanti campanili; il festival unisce insieme tanti spettacoli e tanti borghi in un unico brand. È perciò importante per il turismo che viene per l’evento e poi sceglie il borgo. La prova generale, in questo primo anno è andata bene, con buoni i segnali per fare la seconda edizione alla grande”.

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