Appartenente alla famiglia delle Cucurbitacea, arrivò in Europa nel XVI secolo, dai coloni spagnoli dall’America, per poi diffondersi in Italia diventando negli anni avvenire l’ingrediente principale di tante ricette tradizionali. Oltre l’uso della polpa che si presta a diverse tipologie di cotture o consumi come ripieno nei famosi ravioli alla mantovana, come condimento per i risotti o addirittura tagliate a fette ed essiccati, altrettanto è consigliato il consumo dei semi che contengono la maggior quantità di arginina. Tostati e non salati, essi vengono utilizzati, ad esempio per combattere l’ipertrofia prostatica benigna. Sono ricchi, inoltre, di sostanze nutrienti come la tiamina, riboflavina, niacina e vitamine B5, B12.
Una delle cose più buone che si possono fare con le zucche è la confettura. Gli ingredienti sono 1 kg di zucca (peso netto edibile senza buccia e semi), 300 g di zucchero e un paio di stecche di cannella. Il procedimento è abbastanza semplice. Tagliate la zucca a cubetti e ponetela in una grande pentola insieme allo zucchero di canna, lasciatela riposare coperta da un canovaccio per un paio di ore. Trascorso il tempo di riposo vedrete che si sarà formata dell’acqua di vegetazione. Aggiungete quindi le stecche di cannella e accendete il fuoco. Fate cuocere il tutto per circa 1 ora fino a quando vedrete che la zucca sarà totalmente cotta e l’acqua si sarà asciugata completamente. Spegnete il fuoco, togliete la stecca di cannella e passate tutta la zucca con un frullatore ad immersione direttamente nella pentola. La confettura di zucca si conserva in dispensa sottovuoto per 1 o 2 anni invece dopo l’apertura va tenuta in frigorifero per massimo 7 giorni.Ottima come ripieno per crostate e come accompagnamento per i formaggi stagionati.
Un’ultima cosa: la festa delle Zucche a Filottrano, giunta alla sua XV edizione, si svolge la metà di ottobre d’ ogni anno.
“Il risotto con la zucca è la storia d’amore più bella che io abbia mai visto.”