Sono anni ormai che si parla di Elettrosmog ma abbiamo tutti capito che cos’è, perché ci fa male e come possiamo fare per proteggerci?
L’elettrosmog è frutto dei campi elettro-magnetici generati da Cellulari, Wi-Fi, elettrodomestici, cavi elettrici e tralicci, antenne, ripetitori ed in generale da ogni forma di dispositivo elettrico. É una delle forme più subdole di inquinamento perché è dovunque intorno a noi ed è invisibile e quindi non gli diamo peso.
La tecnologia 5G non migliorerà certo le cose e anche la IARC, Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, ha inserito, già dal 2011, i Campi ElettroMagnetici (CEM) tra le sostanze potenzialmente cancerogene per l’uomo. Gli ultimi studi dell’ Agenzia della Salute Americana e quelli dell’ istituto di ricerca Ramazzini di Bologna, durati oltre 16 anni e terminati nel 2018, hanno dimostrato che i campi elettro-magnetici dei cellulari possono causare tumori al cervello ed al cuore.
Gli studi della Dottoressa Magda Havas hanno dimostrato come possono bastare pochi minuti di esposizione ai Campi Elettro-Magnetici per avere gravi effetti sul nostro sangue.
Senza la presenza di Campi ElettroMagnetici il sangue visto al microscopio mostra i globuli Rossi (Eritrociti) che trasportano il prezioso ossigeno alle cellule ben definiti e separati tra loro. Dopo una breve esposizione al computer o al cellulare per avere un sensibile cambiamento e vedere un maggior addensamento del sangue.
Arrivano solo oggi dopo 20 anni di utilizzo le prime sentenze che collegano tumori e cellulari e i danni maggiori sono stati rilevati du bambini e neonati. Secondo gli studi della Dottoressa Devra Devis infatti come neonati, bambini in fase di sviluppo o addirittura feti, possono avere danni irreversibili causati dall’Elettrosmog. Esperimenti sui ratti provano come, nei feti e poi nei neonati, ci siano importanti cellule cerebrali che semplicemente esposte ai campi di un normale Wi-Fi si sviluppano di meno. Inoltre l’utilizzo del cellulare, ha sul cranio di un bambino un’esposizione molto maggiore rispetto a quella che si ha nel cranio di un adulto. Purtroppo i reali danni saranno visibili solo quando ormai sarà troppo tardi!
Dopo lunghi anni di studi ed esperimenti continui la nanotecnologia, ha messo a punto delle strutture di silicio, che non bloccano l’elettrosmog, ma creano un equilibrio delle energie del corpo tale da convertire le frequenze disturbanti in forze armoniche con il funzionamento elettrochimico dell’organismo. Questi dispositivi lo fanno sfruttando le proprietà del silicio, l’ingegno e una nanotecnologia sperimentata, che sono in grado proteggere l’essere umano e il suo habitat.
I Biomagneti al Silicio rispondono all’interno del loro raggio d’azione emettendo in corrispondenza alle frequenze elettromagnetiche di disturbo, che sono presenti nell’ambiente, una serie di onde con fase inversa che va ad eliminarle. In questo modo si crea una zona sferica di “silenzio” ripulita dai segnali elettromagnetici “fastidiosi”, nella quale tuttavia i segnali necessari per le comunicazioni rimangono presenti. Le cellule viventi che si trovano all’interno del loro raggio d’azione ne traggono beneficio, in quanto i segnali elettromagnetici che ne regolano il funzionamento non hanno problemi di interferenza ed il loro equilibrio bioelettrico ottiene un miglioramento.