Il giovanissimo cantautore marchigiano Cil, dopo essere stato la scorsa estate il Light Designer del Gigli Opera Festival di Recanati, recentemente si è messo in luce conquistando la finale di DREAM HIT, il primo social talent d’Italia le cui puntate sono state trasmesse su Instagram mentre la finale è andata in onda sulla pagina youtube di Intesa Sanpaolo, canale che aveva ospitato anche il grande concerto di inaugurazione del talent a cui hanno preso parte Fedez, Achille Lauro, Mahmood, Elodie, Ernia, Cara, Beba, Carl Brave. Gli ultimi due sono anche stati giudici del talent, insieme ad alter personalità della musica che hanno offerto i propri consigli a Cil e agli altri partecipanti al talent per poter trasformare il proprio brano in una vera “hit”.
Cil, pseudonimo di Leonardo Serenelli, è figlio d’arte e per questo ha fin da sempre una grande passione per la musica. Nel 2019 inizia a comporre e a scrivere musica di influenza itpop e pop, nella quale vengono affrontati i temi che più hanno caratterizzato la sua crescita. Da notare è il labor limae effettuato sui testi, che contribuisce a esplicare in maniera ricercata ma immediata la sua visione del mondo e le sue emozioni. I suoi brani si contraddistinguono per un particolare utilizzo della metrica e per la presenza di linee melodiche semplici ma d’impatto. Cil con il suo brano dimostra una genuina freschezza sia nel testo, con messaggi positivi, che nell’accattivante melodia del ritornello spezzata da un velocissimo e virtuoso “Rap” il tutto sostenuto da un aggressivo soul che spinge l’ascoltatore al ballo. Attualmente, Cil è fuori con il singolo prodotto per il DREAM HIT ovvero “Il tipo strano”, prodotto da Doom Entrtainment e distribuito da Universal Music.
In questo periodo un po’ di leggerezza è proprio quello che ci vuole! Ma cos’è che ti ha spinto tra le braccia della musica?
Diciamo che ci sono nato, d’altronde avere una madre cantante lirica e un padre direttore d’orchestra mi ha dato la possibilità di vivere costantemente immerso nel mondo musicale. Sin da piccolo ho iniziato ad avvicinarmi agli strumenti musicali come pianoforte, batteria, violoncello e da qualche tempo alla chitarra fino a che non ho scoperto il canto. All’inizio era quasi un gioco, poi mi sono messo a provare, a studiare collaborando con qualche amico che mi dava una mano in fase di produzione e poi… eccomi qua.
Prima di parlare un po’ del tuo stile e della tua canzone, vorrei capire come hai vissuto, da giovanissimo, la tua esperienza a Dream It. Avevi già sostenuto una performance live o era la tua prima esperienza?
Dunque, sono arrivato a questo contest un po’ per caso, è stato un mio amico a consigliarmi di provarci e col senno di poi va detto che ha avuto la giusta intuizione. Premetto che a parte qualche serata non ho avuto modo di cimentarmi dal vivo, sulle prime ero perciò agitatissimo all’idea di dovermi rapportare con giudici come M¥SS KETA e CARL BRAVE, artisti di livello che hanno un percorso incredibile alle loro spalle; superata la tensione iniziale però devo dire che mi sono trovato subito a mio agio nell’ambiente grazie anche ai consigli e al lavoro di un grande producer come BAD HABIT, poi sai com’è, una volta che parte la musica tutto diventa più facile, e anche io mi sento più “chill”…
Ah, ma è dalla parola “chill” che deriva il tuo nome d’arte?
Diciamo di sì, riflette un po’ il messaggio che voglio portare con la mia musica e che nella canzone “Il tipo strano” emerge chiaramente: penso che tutti dovrebbero sempre vivere in modo rilassato, “chill” appunto, senza dare troppa importanza alle etichette che ci appiccicano gli altri addosso, rimanendo se stessi senza farsi troppo condizionare o farsi mettere in imbarazzo da situazioni che non fanno per noi. Per dirla tutta questa è la versione ufficiale, c’è anche un motivo personale alla base della scelta mio nome che però preferisco resti tra me e i miei amici.
Capito. Per entrare un po’ nel tema della canzone, come definisci il tuo genere e da quale artista ti senti più influenzato?
Non voglio legarmi troppo ad una definizione, mi piace molto l’indie pop e credo che “Il tipo strano” rientri in qualche modo in questa categoria anche se c’è un po’ di tutto; da qualche verso rappato che le conferisce freschezza ad un uso, comunque modesto, dell’Auto-Tune che serve a dare quel tocco Trap che la armonizza con tutto il contesto musicale odierno. Per quanto riguarda gli autori cui mi sento più vicino, due su tutti sono Frah Quintale e Carl Brave.
Tornando al senso del testo, sei tu “Il tipo strano”?
Assolutamente sì, e come tantissimi ragazzi della mia stessa età che spesso si trovano come fuori contesto in circostanze che magari per la maggior parte dei nostri coetanei sono il pane quotidiano, da un alto sento il peso di queste situazioni ma dall’altro la necessità di non badarci troppo e vivere la mia vita al meglio come piace a me, senza farmi troppi problemi.
Da questo punto di vista è un’efficace ritratto delle giovani generazioni. A proposito di giovani, anche se sei agli esordi penso che tu ti possa ritenere sodisfatto di quanto hai fatto fino ad ora, dopotutto non a tutti diciannovenni capita di scrivere un singolo poi prodotto da Doom Entertainment e distribuito da Universal Music. Perciò ti chiedo, cosa ti senti dire ai coetanei che hanno il tuo stesso sogno?
Non so se posso essere in grado di rispondere vista la mia poca esperienza e visto che sono agli inizi del mio percorso come artista, quello che posso dire è che se uno ama la musica veramente non deve lasciarsi scoraggiare dagli insuccessi, anzi deve imparare sempre a migliorare, deve studiare e aspettare la giusta occasione; costanza, umiltà e amore per la musica faranno il resto.
Progetti per il futuro?
Spero tanti inediti, in questo anno tra il lockdown e la carica che mi ha dato DREAM IT ho scritto tantissimo e non vedo l’ora di vedere i frutti del mio impegno. Ovviamente voglio che questo diventi il mio lavoro ma oltre alla musica nella mia vita c’è anche l’Università, un “piano B” nella vita serve sempre. Attenzione non la intendo come un ripiego, anzi, le do grande importanza, ma in questo momento ho dato la precedenza ai miei sogni.