Mi ricordo che negli anni ottanti quando ero consigliere comunale ad Agugliano il partito comunista locale,relegato ad una annosa opposizione, non sapendo cosa dire proponeva Ordini del giorno su temi di politica internazionale sulle guerre, la pace nel mondo, il razzismo, la libertà. Tutti temi certamente dignitosi per anni quelli ottanta nei quali peraltro dalla Russia si affacciava Gorbaciov e a Berlino cadeva il muro e Berlinguer stava dicendo che il mondo stava cambiando , solo che al piccolo comune di Agugliano quegli Ordini del Giorno servivano a poco al massimo a far crescere una coscienza civile ma non certo a risolvere i problemi delle strade, della pubblica illuminazione o della nuova scuola.
Nel nostro Consiglio regionale sembra riproporsi la stessa cosa: abbiamo un PD che imbarazzato nel difendere il proprio recente e dannoso operato e non avendo elementi per contestare l’attuale Maggioranza la butta sui “principi etici”.
Esempio ne è la questione aborto: come se una parte politica non potesse esprimere e ribadire la propria contrarietà pur ammettendo e riconoscendo che c’è la legge 194 e pertanto va rispettata.
NO. Non si può dire. Perchè loro che sono “democratici” non accettano che altri la possano pensare diversamente.
Mettiamola allora così: CHI E’ A FAVORE DELLA VITA? Voglio vedere cosa mi rispondono quei catto-comunisti che sono diventati proprio loro i più acerrimi nemici del centro destra sempre pronti a girare intorno alle tonaca di qualche prete per poi contraddirsi sulle scelte politiche quando queste li chiamano a pronunciarsi. Ci dicano anche del Genitore 1 e Genitore 2, dell’Eutanasia e del matrimonio tra coppie omosessuali. Non è da Farisei manichei trincerarsi dietro il tema dei diritti civili per giustificare la propria alleanza a forze laiche che ignorano totalmente i valori etici che provengono dalla dottrina sociale della Chiesa? Un conto sono i diritti un conto sono i principi.
Giovanni Paolo II parlando al 50° Anniversario della Fondazione delle Nazioni Unite diceva “vi sono diritti umani universali, radicati nella natura della persona, nei quali si rispecchiano le esigenze oggettive di una legge morale universale. ‘Ben lungi dall’essere affermazioni astratte, questi diritti ci dicono anzi qualcosa di importante riguardo alla vita concreta di ogni uomo e di ogni gruppo sociale. Ci ricordano che non viviamo in un mondo irrazionale o privo di senso, ma che, al contrario, vi è una logica morale che illumina l’esistenza umana e rende possibile il dialogo tra gli uomini e tra i popoli’.
Sono concetti troppo difficili per chi usa la politica per polemizzare sui valori che sono morali?

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