Cosa accade dietro un sipario? Quali competenze professionali sono necessarie per lavorare all’interno di un teatro? Come si realizza una scenografia, un costume teatrale, un disegno luci, un laboratorio di teatro sociale?
Alle domande degli studenti, risponde “Banco di Scena”, il progetto di Alternanza Scuola-Lavoro – oggi rinominato P.C.T.O (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento) – ideato nel 2014 dalla Fondazione Pergolesi Spontini e che ogni anno coinvolge le scuole superiori per insegnare agli studenti le abilità e le conoscenze necessarie per poter lavorare nei mestieri dello spettacolo dal vivo.
Per l’edizione 2022, la nona, sono coinvolti studenti e studentesse del terzo e del quarto anno del Liceo Artistico “E. Mannucci”, dell’I.I.S. “Marconi – Pieralisi” e dell’I.I.S. “Galileo Galilei” di Jesi.
“Banco di Scena” 2022 propone un percorso altamente esperienziale attraverso l’attivazione di 4 laboratori: in Scenografia e Scenotecnica, in Sartoria teatrale, in Illuminotecnica, in Pedagogia teatrale e Danza Movimento Terapia. Vi partecipano 19 studenti e studentesse che hanno scelti i percorsi in base al proprio indirizzo di studi o assecondando attitudini, talenti, aspirazioni e curiosità personali.
I laboratori hanno preso il via il 30 maggio e, dopo la pausa estiva, riprenderanno con un calendario intensivo nel mese di settembre. In un mese di formazione, tra teoria e pratica, ragazzi e ragazze apprenderanno i mestieri teatrali dalle stesse maestranze tecniche e dai professionisti del Teatro Pergolesi, all’interno degli spazi del Teatro, della Sartoria Teatrale e del Laboratorio di Scenografia della Fondazione Pergolesi Spontini. Al termine del percorso, gli studenti collaboreranno alla messa in scena di un vero spettacolo che andrà in scena il 22 settembre al Teatro Pergolesi nell’ambito del XXII Festival Pergolesi Spontini: si tratta della “Social Opera” (o opera sociale) ispirata all’opera “Tosca” di Puccini, quale esito del laboratorio di Teatro Sociale e Danza Movimento terapia “OperaH” che vede protagonisti un gruppo di persone con disabilità fisica/intellettiva.
Per il direttore generale della Fondazione Pergolesi Spontini, Lucia Chiatti, che ha incontrato gli studenti nel loro primo giorno di “Banco di Scena”, si tratta di “una esperienza preziosa per imparare a scoprire ed amare il teatro, un’occasione che consente ai partecipanti di “mettere le mani in pasta” e di scoprire così il proprio talento e le proprie abilità. Auguro che il progetto possa diventare la scintilla di un percorso di formazione e di orientamento per la propria professionalità futura”. “Grazie a Banco di Scena – ha aggiunto – la Fondazione Pergolesi Spontini ha la possibilità di incontrare da molti anni tanti giovani, nella loro curiosità, nelle domande spontanee e nel loro entusiasmo vediamo ogni volta rinnovarsi la magia del teatro. L’esperienza teatrale è un tesoro che non può rimanere chiuso in un contenitore, ma va condiviso e trasmesso a quante più persone possibili, innanzitutto ai giovani, che, grazie ad una esperienza concreta, potranno allora scoprire il valore architettonico, acustico, storico e culturale di uno spazio che sa dare eco alle emozioni, rendendole indimenticabili”.
Il direttore generale ha inoltre ringraziato i docenti e i dirigenti scolastici delle diverse scuole “che come noi credono nel progetto, e che da molti anni ci affidano i loro studenti. Senza il loro impegno, Banco di Scena non potrebbe essere realizzato con tale continuità ed entusiasmo”.