Nei nostri tempi si continua a parlare di surriscaldamento globale 13.000 anni fa invece il problema era esattamente il contrario: la terra si raffreddava continuamente e per oltre 1200 anni il clima fu molto freddo a causa di una repentina glaciazione.
Il fenomeno si verificò nelle regioni alle latitudini più alte dopo una fase di surriscaldamento precedente.
Tutti sappiamo che a seguito di quella “glaciazione” molte specie di animali, come i mammut, si estinsero e il Nordamerica fu occupato dalle popolazioni di cultura Clovis: nativi americani le cui tracce compaiono per la prima volta 13.550 anni fa. Il popolo Clovis è di norma visto come quello dei primi abitatori umani del Nuovo Mondo anche se questa teoria non è condivisa da tutti i ricercatori.
E ci sono altre questioni sulle quali i ricercatori e gli scienziati non si trovano d’accordo. La prima questione riguarda l’effettiva globalizzazione del fenomeno, che vede, pochi di essi per la verità, su posizioni scettiche, la seconda invece, la più dibattuta, è quella inerente la causa di questa glaciazione.
Fondamentalmente ci sono due ipotesi principali in proposito.
La prima sostiene che alla base dell’improvviso periodo freddo ci sia stato un forte impatto di un asteroide con la Terra, la seconda invece si pasa sulla teoria del vulcanismo.
La seconda ipotesi infatti, quella che sta prendendo più campo negli ultimi tempi grazie ad un nuovo studio dell’Università del Texas a Houston, della Baylor University e della Texas A&M University, che sembra escludere l’idea dell’asteroide. Secondo questi ricercatori infatti la causa dell’inesorabile raffreddamento della Terra potrebbe essere stato causato da forti eruzioni vulcaniche che avrebbero lasciato tracce scambiate per impatti con asteroidi.
Le potenti eruzioni probabilmente avvennero nell’emisfero settentrionale, in Nordamerica e forse anche in Europa.