Riunire, per la prima volta, alcuni fra i massimi esperti del pittore veneziano Carlo Crivelli, in un felice connubio fra studi storico-artistici e studi tecnici che vedono coinvolti storici dell’arte, restauratori, chimici e diagnosti: è l’obiettivo delle giornate di studio, promosse e organizzate dall’Università di Camerino, con il sostegno della Regione Marche e la collaborazione del Comune di Ascoli Piceno, che si svolgeranno ad Ascoli Piceno a Palazzo dei Capitani (Sala della Ragione) e a Camerino presso l’Università degli Studi di Camerino (Polo informatico ‘Carla Lodovici’), il 22 e 23 ottobre, a cura di Daphne De Luca, Stefano Papetti, Graziella Roselli e Giuseppe Di Girolami.
“La Regione Marche – commenta l’assessore regionale alla Cultura, Giorgia Latini – ha sostenuto sin dall’inizio questa iniziativa di confronto e di studio con lo scopo di illuminare aspetti ancora poco conosciuti di un artista che ha lasciato tracce indelebili nella nostra regione e nella storia dell’arte.
Attraverso queste due giornate valorizziamo il Crivelli, il contesto nel quale ha operato e ne approfondiamo gli aspetti più tecnici grazie ad una diagnostica avanzata. Queste giornate di studio sono inoltre la dimostrazione che dal dialogo costruttivo fra le istituzioni del territorio può veramente derivare un percorso comune utile a conoscere e dunque a promuovere il nostro patrimonio materiale e immateriale”.
“Siamo estremamente soddisfatti – ha sottolineato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – di poter ritornare in aula per affrontare queste due giornate di studio su un artista così importante per la storia della nostra Regione. Ringrazio la Regione Marche ed il Comune di Ascoli per il supporto e la collaborazione, ma naturalmente il ringraziamento più grande va ai docenti del nostro corso di laurea in “Tecnologie innovative per i beni culturali” che hanno organizzato un convegno di elevato spessore coinvolgendo i massimi esperti del Crivelli. Mettere le proprie conoscenze e competenze a disposizione del territorio è uno degli obiettivi dell’Università e questo convegno ne è una ottima dimostrazione”.
“Un appuntamento importante per la nostra città – ha dichiarato il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti – che permetterà di approfondire la conoscenza della figura di Crivelli. Queste due giornate arrivano a breve distanza dal completamento del restauro del Polittico, tornato a splendere nella Cattedrale di Sant’Emidio.
Vogliamo rendere Ascoli sempre più un luogo di cultura e di studio: eventi come questo, con ospiti e relatori di altissimo livello, ci permettono di perseguire con forza questo obiettivo”. “La crescita culturale della città – ha aggiunto l’assessore alla cultura, Donatella Ferretti – non può prescindere da contributi come questi. Siamo onorati di poter ospitare storici dell’arte, restauratori e altre figure di spicco per un simile appuntamento, che andrà a focalizzare la sua attenzione su un artista molto conosciuto e amato ad Ascoli”.
“La ‘due giorni’, tra Ascoli Piceno e Camerino, – sottolinea la co-curatrice Daphne De Luca – contribuirà a dissolvere il totale silenzio delle fonti sull’operato di Carlo Crivelli. Il pittore, infatti, è rimasto praticamente sconosciuto per quasi due secoli: Vasari lo ignorerà del tutto, forse perché non vedrà le sue opere disseminate nel lontano e poco accessibile territorio marchigiano, mentre verrà citato per la prima volta da Ridolfi e altri scrittori marchigiani a partire dalla metà del Seicento. La rivalutazione di Crivelli si avrà solo intorno al 1950”.

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