Ad Ascoli l’assessore regionale ai Trasporti ha promosso un confronto per definire prospettive e progettualità di un comparto fortemente interessato dalla transizione ecologica
Questa mattina presso la Sala Multimediale della Cartiera Papale di Ascoli l’assessore regionale ai Trasporti, Guido Castelli ha chiamato a raccolta i rappresentanti delle società di trasporto su gomma per fare il punto sull’attuale stato economico e sulle nuove prospettive da mettere in campo.
“Il trasporto pubblico locale – ha sottolineato Castelli – è un crocevia della modernità e l’incontro odierno è di fondamentale importanza per capire le priorità in materia di governance da proporre al sistema, le proporzioni degli indennizzi da riconoscere alle aziende dopo lo stress prodotto dal covid e i meccanismi più lineari e funzionali che possano consentire una rapida trasformazione del parco bus per aderire in pieno alla transizione ecologica. Ci sono 130 milioni disponibili tra il 2022 e il 2033 che la Regione ha messo a disposizione per sostituire il parco automezzi eliminando gli autobus più inquinanti. Prima della pandemia i ricavi da biglietteria erano di circa 180 milioni anno e con la crisi pandemica sono scesi di un terzo. Nel quadro complessivo delle criticità c’è anche quello di affrontare il caro carburante che ha subito un’impennata, affaticando fortemente i bilanci delle aziende”.
“Dobbiamo – ha concluso l’assessore – offrire indicazioni e risorse alle aziende di trasporto pubblico locale tenendo conto anche delle aree interne. Proprio queste hanno la necessità di avere servizi di trasporto che consentano di contrastare la marginalizzazione”.
All’incontro erano presenti le società marchigiane di trasporto, quali Adriabus, Conerobus, Contram, Steat, Start, Atac, Apm, Assm, Tpl Osimo, Asstra Marche, Anav Marche e Confservizi Marche.
“IL trasporto pubblico locale – ha rimarcato Enrico Diomede presidente della Start – è caratterizzato da una forte incertezza per i mancati ricavi causati dalla pandemia. A questa si è aggiunto ora il caro carburante e tutto ciò si riverberà in negativo sui bilanci delle aziende. Per questo abbiamo richiesto alle istituzioni di affrontare l’attuale criticità attraverso l’erogazione di ristori”.